Premesso che l’intervento dello Psicologo Roma Monteverde o psicoterapico si fonda sulla reciprocacollaborazione attivadi professionista e cliente su un “contratto di lavoro” con precisi obiettivi e su una specifica relazione di fiducia reciproca, empatica, disponibile e accogliente, solo in itinere è possibile fare una valutazione dell’efficacia del percorso. Gli elementi valutabili sono: la qualità della relazione, luogo in cui il cliente possa sentirsi a suo agio nel raccontarsi, esprimere il proprio disagio e i propri pensieri, accogliere le indicazioni dello psicologo; il tempo: una terapia “rapida” o “lunga” non sono necessariamente garanzia di efficacia e di raggiungimento del proprio benessere. Ciò che, invece, è consigliabile è partire da un’attenta analisi del bisogno e formulazione di piccoli obiettivi raggiungibili e realistici all’interno di un arco temporale definito e concordato insieme. Raggiunto quel momento fare “il punto della situazione” in modo onesto e condiviso, eventualmente rivalutando un ulteriore periodo di approfondimento, analisi, elaborazione a seconda delle esigenze attuali; prima di intraprendere un percorso è bene informarsi sulla distinzione tra psicologo e psicoterapeuta al fine di poter scegliere consapevolmente a quale professionista rivolgersi in base alle proprie necessità .
Sarebbe opportuno, inoltre, avere un’idea dei vari tipi di psicoterapia in modo tale da poter scegliere di andare da uno psicoterapeuta in base al suo approccio teorico e metodologico di riferimento; conclusione di questo articolo un altro tema importante che, a volte determina la decisione di andare da uno psicologo, è la relazione con i propri familiari e la possibilità di essere con loro sinceri e trasparenti nel dichiarare la propria necessità . Spesso, purtroppo, ci si trova in sistemi familiari che difficilmente comprendono tale bisogno, probabilmente condizionati da pregiudizi e stereotipi (lo psicologo è solo un ciarlatano, ma perché devi andare a raccontare ad un estraneo i fatti tuoi, tirati su le maniche da solo/a, ce l’hai fatta in passato perché non dovresti farcela adesso?… .). Altre volte siamo noi stessi immersi in questi stereotipi e false convinzioni e, quindi, temiamo il giudizio altrui, negandoci la possibilità di condividere questa scelta e, magari, di trovare comprensione e rassicurazione.
Se noi stessi siamo consapevoli e convinti del fatto che lo Psicologo è uno strumento che, in un determinato periodo della nostra vita, ci può aiutare a ritrovare l’equilibrio e raggiungere i nostri obiettivi di benessere saremo certamente più a nostro agio nel comunicare ad un nostro familiare/conoscente questa nostra decisione, consapevoli del fatto che a fronte di un’eventuale disapprovazione noi sappiamo che siamo “persone sane che si prendono cura della propria salute emotiva, psicologica e relazionale!”. Nell’autunno 2015 sono stati avviati alcuni cicli di incontri, dal titolo “Percorsi didonna”, condotti da due Psicoterapeute ed Analiste Transazionali e rivolti a donne che vivono e/o lavorano sul territorio torinese… ..donne che incastrano quotidianamente, e spesso faticosamente, differenti ruoli: madre, moglie, figlia, amica, lavoratrice,… .Il nostro obiettivo condiviso era quello di rendersi maggiormente consapevoli di emozioni, pensieri e comportamenti che guidano ogni donna nella gestione quotidiana della propria vita, all’interno di relazioni affettive, amicali e lavorative; in tal modo la presa di consapevolezza ha potuto costituire il punto di partenza per prendersi cura dei propri bisogni, elaborare strategie più funzionali al raggiungimento del proprio benessere.